Italian

Resveratrolo: dalle piante alla salute umana

La stagione della vendemmia è quasi finita in Italia. Diamo un’occhiata a un popolare composto dell’uva e del vino, a cui si attribuiscono numerose attività biologiche: il resveratrolo.
Questo composto fenolico è uno stilbene presente nell’uva e in diversi frutti di bosco (mirtilli, lamponi, gelsi, ecc.), ma anche nelle arachidi. Si trova nei vini bianchi, rosati e rossi, ma la concentrazione più elevata si riscontra solitamente nei vini rossi. Gran parte del resveratrolo si trova infatti nella buccia dell’uva, che viene fermentata insieme alla polpa durante la produzione del vino rosso. È inoltre importante sottolineare che la concentrazione di resveratrolo nell’uva, e quindi nei vini, dipende anche da molti fattori (come gli effetti di stress biotici o abiotici) e può quindi essere molto variabile.

Un composto miracoloso in vitro

Il resveratrolo è ampiamente utilizzato nell’industria cosmetica per il suo effetto antietà [1]. Tuttavia, grande interesse è rivolto al suo impatto sulla salute umana. È stato suggerito, sulla base di studi in vitro, come agente preventivo per diverse importanti patologie, tra cui malattie vascolari, cancro e processi neurodegenerativi [2,3]. È anche considerato antinfiammatorio, antiobesità e antidiabetico [1]. L’elenco dei potenziali effetti benefici sarebbe in realtà molto lungo. Tuttavia, è stato suggerito che i suoi effetti protettivi siano il risultato delle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie [2].

…che non sempre mantiene le promesse in vivo.

Mentre ci sono molti studi sui suoi effetti in vitro, sono necessari ulteriori studi per dimostrare la sua attività in vivo. La maggior parte delle proprietà suggerite per il resveratrolo, non è stata finora confermata da studi clinici. Inoltre, uno dei principali problemi del resveratrolo in questo contesto è legato alla sua biodisponibilità (in poche parole, esso non è in grado di raggiungere i siti dove dovrebbe esercitare la sua attività a dosi rilevanti).

Le cellule dell’intestino assorbono rapidamente il resveratrolo che poi raggiunge il fegato e viene convertito in diversi derivati ​​[4,5]. Insieme al rapido metabolismo, il resveratrolo subisce anche una rapida escrezione [5], il che determina un effetto in vivo, a seguito di somministrazione orale, irrilevante rispetto alla potente efficacia mostrata in vitro [4]. Questo sicuramente mina i benefici dell’assunzione di resveratrolo con il cibo. Proprio a causa di questo problema con la sua biodisponibilità, molti sforzi sono volti alla ricerca e allo sviluppo di strategie che possano aggirare il problema e che includono lo sviluppo di formulazioni e sistemi di rilascio specifici [6].

Biosintesi e funzione nelle piante

I metaboliti specializzati nelle piante sono costruiti utilizzando specifici mattoni biosintetici. Per il resveratrolo, un pezzo proviene dalla via dei polichetidi e l’altro dalla via dello shikimato. Il composto esiste come due isomeri, cis– e trans-resveratrolo, ma quest’ultimo (il più stabile) è la forma principale.

Perché le piante producono resveratrolo? Questo composto è comunemente indicato come una fitoalessina, il che significa che è un composto antimicrobico prodotto a seguito di un’infezione. Tuttavia, la sintesi del resveratrolo viene avviata in risposta a diversi stress abiotici (ad esempio,  a seguito dell’esposizione alla radiazione ultravioletta) o biotici, inclusa l’interazione della pianta con agenti patogeni come Botrytis cinerea [7].Quest’ultimo è un fungo che causa la muffa grigia e influisce non solo sulla qualità dell’uva, ma anche sul processo di vinificazione e, naturalmente, sulla qualità del prodotto finale. Il resveratrolo viene prodotto in risposta all’attacco fungino come composto di difesa e inibisce la crescita del fungo [7,8]. Va detto che anche B. cinerea reagisce con alcuni meccanismi per aggirare l’attività antimicrobica del composto [8]. È interessante notare che altri composti stilbenoidici presenti nell’uva, come pterostilbeni e viniferine, mostrano effetti ancora più pronunciati nei confronti del fungo, ma sono presenti in quantità molto inferiori rispetto al resveratrolo, che sembrerebbe essere il loro precursore [8].

È stato suggerito che il resveratrolo possa avere un ruolo difensivo anche nei confronti di altri patogeni, come Plasmopara viticola, l’agente eziologico della peronospora della vite [7].


Il resveratrolo è un ottimo esempio di un composto chimico prodotto dalle piante per la propria difesa da stress biotici e abiotici, che però mostra diverse attività biologiche e potenziali applicazioni per la salute umana. Sebbene siano necessari ulteriori studi in vivo per confermare i suoi effetti e la sua biodisponibilità debba essere migliorata, le prove attuali sono incoraggianti.

Brindiamo al resveratrolo con un bicchiere di vino rosso!

One thought on “Italian

Leave a Reply

Fill in your details below or click an icon to log in:

WordPress.com Logo

You are commenting using your WordPress.com account. Log Out /  Change )

Facebook photo

You are commenting using your Facebook account. Log Out /  Change )

Connecting to %s